03 aprile 2014

PAN DI RAMERINO


Ramerino è il modo, tutto fiorentino, di chiamare il rosmarino.
Pianta tipica fella macchia mediterranea che creace rigogliosa nelle campagne, profumatissima, ricca d'oli essenziali e molto usata in cucina... specie in quella toscana.
In antichità e per il cristianesimo simboleggia l'immortalità,  usato anche per scacciare gli spiriti malvagi un po' cone biene oggi usato l'incenso.


Il "ramerino" ha dei bellissimi fiori che proprio in questo periodo sono al pieno della loro bellezza, infatti troviamo siepi fioriti nei giardini conla doppia funzione ornamentale e culinaria. In merito ai fiori cc'è una leggenda secondo la quale durante la fuga dall'Egitto,  il mantello della Madonna scivolò su una pianta di rosmarino che da quel giorno i fiori invece di essere bianchi divenneroazzurri. Si storicamente discutibile ma è una leggenda e la prendiamo così ;).
Oltre al ramerino anche gli altri ingrediento avevano un significato simbolico, come l'uva ed il grano, da sempre considetati simboli cardine dellavita cristiana con il significato di comunione e vita.
La versione che troviamo nei forni è un po' diversa da quella che era in origine, se pensiamo che proviene dal medioevo dove lo zucchero veniva dato dal miele, senza però modificare quel particolare contrasto di sapori.
Fino ad un po di anni fa la sua produzione era relegata al periodo pasquale ed in particolare al giovedì Santo, quando veniva venduto sul sagrato delle chiese affinché venisse benedetto.
Ai nostri giorni lo troviamo tutto l'anno, il mio fornaio (che amichevolmente l'ho fatto anche mio da un suggerimento di Alessandro Frassica in arte INO) tutti i giorni ha la sua infornatata di pan di ramerino che spesso riempio con mortadella Bologna IGP o con la ns profumatissima mortadella di Prato presidio Slow Food.


Per Impasto:
500g pasta di pane già lievitata
6 cucchiai d'olio d'oliva
150g di zibibbo (o uva passa)
1cucchiaio di goglie di ramerino fresco
4 cucchiai di zucchero
Un pizzico di sale
PER LA DORATURA:
Poco olio
1 rametto di rosmarino
PET LO SCIROPPO:
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai d'acqua
In un pentoino ettiamo l'olio, l'uvetta e metà cucchiaio di foglioline di rosmarino (intere o spezzettate, a piacere) e facciamo scaldare facendo attenzione che non frigga.
Lavoriamo energicamente per i na decina di minuti la parta di pane con l'olio precedentemente preparato aggiungendo anche lo zucchero, il sale e le foglioline di rosmarino avanzate.
Prepariamo 6 panini ed adagiandoli sulla placca da forno ben oleata li schiacviamo bene con il palmo della mano prima.di praticare il classico taglio a croce ben marcato e poi spennelliamo i panini con il rametto di rosmarino intinto nell'olio.
Inforniamo a 180º per 30 minuti circa o almeno fino a quando l'olio con il quale abbiamo spennellato i panini non lindia il tipico colore bruno ed una crosticina lucida.
A piacere una volta cotti ma ancora caldi si possono spennellare con uno sciroppo fatto di zucchero e acqua... che dona al panino il classico tatto "appiccicoso" 

Ilaria Spinelli


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